Come descritto nell'articolo sul Cambiamento epocale che stiamo vivendo, il contesto storico-culturale del '900 basato sull'idea positivista della scienza ha portato alla nascita e al consolidamento dei sistemi organizzativi della società, come la scuola, la sanità, l'industria, basati sullo sviluppo della conoscenza in senso di processo scientifico e trasferimento della conoscenza.
E' un processo in cui sono essenziali le competenze tecniche (più o meno specialistiche) che il sistema educativo-formativo trasferiva in maniera efficace agli studenti, agli apprendisti, ai responsabili, ai manager, agli uomini e le donne che sono parte della società. Questo tipo di conoscenza è centrata sul trasferimento di nozioni e sulla conoscenza acquisita dai libri, quindi sull'apprendimento di contenuti, regole e concetti. In questi termini, parliamo di Hard Skills (competenze tecniche-specialistiche), cioè di competenze e nozioni fortemente connesse alla conoscenza acquisita attraverso un percorso educativo/formativo formale come la scuola, l'università, corsi di formazione tradizionali che possiamo definire verticali perché sono oggetto di valutazione da parte di qualcuno, che sia una commissione o un singolo docente prima che venga rilasciato l'attestato o il diploma, cioè la certificazione che dimostra il possesso di quelle competenze. Infatti queste competenze sono facilmente osservabili, misurabili (test, verifiche, esami) e il loro possesso è dimostrato dai certificati e titoli di studio. Possiamo quindi parlare di un apprendimento cognitivo.
Alle Hard Skills si affiancano le Soft Skills (competenze trasversali), che non sono facilmente misurabili e si riferiscono alle nostre capacità di relazione con gli altri, alle capacità di controllo emotivo e gestione dello stress, di comunicare con efficacia con gli altri, di lavorare in gruppo o di guidare un gruppo diventandone il leader. Possiamo parlare anche di un apprendimento socio-emotivo. Diventa fondamentale oggi più che mai, affiancare alle Hard Skills (competenze tecnico-specialistiche) un adeguato set di Soft Skills comportamentali e relazionali se vogliamo affrontare la nostra epoca con successo e ottenere il massimo dalla nostra vita in tutte le sue stagioni. Le Soft Skills sono competenze che arrivano dall'esperienza personale di ognuno di noi, sono dentro di noi, dobbiamo imparare a riconoscerle e tirarle fuori.
Il senso delle Soft Skills si rivela nell'acquisizione di comportamenti e atteggiamenti relazionali piuttosto che di concetti e contenuti appresi passivamente seduti immobili dietro ai banchi di scuola chiusi all'interno di quattro mura a guardare tutti la stessa lavagna.
E' evidente che i due tipi di apprendimento, quello cognitivo e quello socio-emotivo, sono complementari tra loro, sono due facce della stessa medaglia. Infatti se per sviluppare le Soft Skills necessita di una auto-valutazione per linea orizzontale dell'apprendimento, nelle Hard c'è bisogno di una linea verticale per poterle apprendere al meglio. L'orizzontalità è costituita dalla auto-valutazione e dall'apprendimento tra pari (peer education) dove non ci sono test o verifiche finali su cui sarà emesso un giudizio o emesso un certificato ma sarà il gruppo di pari che fornirà il feedback opportuno per procedere nell'apprendimento tramite la riflessione. Nella linea verticale è indispensabile che ci sia un professore o un "depositario del sapere" che possa giudicare se quella competenza sia stata raggiunta o meno. Non vi è un gruppo che fornirà un feedback ma un esaminatore (o una commissione) che valuterà l'acquisizione delle competenze in oggetto individualmente, argomento per argomento.
Prima di vedere come dobbiamo prepararci al meglio per affrontare il cambiamento epocale che stiamo vivendo, vediamo da vicino Cosa sono le Soft Skills o Competenze Trasversali nel prossimo articolo.
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