Le Soft Skills, essendo abilità che appartengono alla sfera della personalità dell’individuo, possono essere definite come “altamente trasferibili”, ovvero possono essere riutilizzate in qualsiasi altro contesto, di lavoro o di vita privata, che incontreremo nel corso della nostra vita. Le Soft Skills di un individuo determinano la sua peculiarità, il suo essere unico, è il segno di riconoscimento del proprio lavoro e del proprio essere rispetto a quello altrui.
Abbiamo visto come l'aspetto principale di queste competenze è legato alla loro trasferibilità in diversi ambiti dato che sono riferite più alla persona che al lavoro come descritto nell'articolo Cosa sono le Soft Skills.
Nel 1922 John Dewey descriveva il carattere di una persona come: "un insieme interconnesso e coerente di atteggiamenti, significati, conoscenze, abilità e risposte comportamentali. La forza, solidità di un abito non sta nel suo possesso ma è data dal rinforzo che essa riceve dagli altri abiti che assorbe in sé” (J. Dewey, Human nature and conduct: an introduction to social psychology,1922).
Considerando le competenze trasversali come degli "abiti da indossare" a seconda delle situazioni richieste, possiamo considerarle come abitudini comportamentali. Dobbiamo tenere presente che il comportamento osservato, (la prestazione) è l'indicatore della competenza ma non è la competenza stessa. Considerandole come “buone abitudini” possiamo anche dire che come i comportamenti abituali hanno bisogno di un rinforzo continuo per diventare tali, almeno all'inizio. Come tutti i modelli di comportamento le abilità relazionali sono parte integrante delle connessioni neuronali della corteccia cerebrale. Ciò significa che quando un comportamento è stato replicato a sufficienza i neuroni sviluppano connessioni con altri neuroni rendendo il modello automatico: una guaina di mielina avvolge le cellule rendendo la connessione estremamente efficiente.
Il risultato è che queste modalità di comportamento diventano naturali e facili da utilizzare. Introdurre una nuova abilità interpersonale è estremamente difficoltoso perché significa sostituirla a quella vecchia. L’unica maniera per cambiare un vecchio schema è sostituirlo con uno schema che dia risultati migliori. Se il nuovo modello è molto efficiente può diventare quello preferito e così la vecchia connessione, anche se associata fortemente alla memoria, cadrà in disuso.
Riassumendo, possiamo definire i tre aspetti principali delle Soft Skills:
1 - Le Soft Skills, essendo competenze trasversali, sono trasferibili da un contesto all'altro, cioè possono essere utilizzate nella vita privata, sociale e lavorativa.
2 - Le Soft Skills non sono specifiche di un lavoro o di una mansione piuttosto appartengono alla persona, cioè sono quel bagaglio personale che fa la differenza, il nostro stile personale;
3 - La componente personale e soggettiva di questa competenze rende difficile la loro misurazione con la metodologia tradizionale.
Infatti se per le Hard Skills o competenze tecniche, i test, i certificati, gli esami in generale sono sufficienti alla loro valutazione, per le Soft Skills è più difficile perché, trattandosi di competenze anche comportamentali, c'è bisogno di osservarle direttamente nel loro manifestarsi. Possiamo anche dedurre le competenze trasversali analizzando le esperienze personali delle persone, i loro vissuti emotivi nel corso della loro vita e come hanno gestito in passato alcune situazioni o momenti di cambiamento importanti. Questa difficoltà nella loro misurazione e identificazione, rende difficile anche la progettazione di corsi efficaci ad allenare e sviluppare le Soft Skills.
Questi ostacoli, si possono superare utilizzando la metodologia della Formazione Esperienziale e l'Outdoor Training Formativo. Infatti, grazie alla componente esperienziale e cioè alla creazione di attività metaforicamente significative svolte all'aria aperta immersi nella natura, questo metodo ci permette di cogliere nel suo manifestarsi quei comportamenti che identificano una determinata competenza trasversale. Il setting di formazione in natura stimola automaticamente i partecipanti ad abbandonare la propria “zona di confort”, ad uscire fuori dagli schemi mentali tradizionali presenti in ufficio o nella vita quotidiana. Un posto nuovo, una missione/avventura da compiere, un gruppo di persone che si devono organizzare per raggiungere un obbiettivo comune stimolano la motivazione e il coinvolgimento creando un apprendimento più duraturo perché emotivo. Alcuni esempi di Formazione Esperienziale Outdoor Training sono: l'orienteering, la caccia al tesoro, la barca a vela, l'adventure training, il rafting, le escursioni guidate, la scalata di una montagna, la costruzione di un casetta in legno o una zattera per guadare un piccolo fiume o lago.
Comments